“Sono quasi quattro km che con piccoli modesti interventi possono diventare tutti o quasi percorribili -Daniele Vaienti, il presidente dell’Università della Terza Età, che subito ha sollevato la questione, ci rende edotti riguardo al quadro complessivo dentro cui essa va collocata, e dentro il quale Lattuca era parso operare, contraddicendosi però cinque mesi dopo. “E dal momento che diventano percorribili -continua lo studioso che in materia di itinerari turistici andrebbe maggiormente consultato -compresa la salita alla Rocca e la discesa dall’altra parte” (più tant’altro che ci illustra nel dettaglio comprendente naturalmente anche il Lazzaretto) “diventerebbe una cosa da leccarsi i baffi".
"Non siamo Lucca o Ferrara e nemmeno Montagnana -conclude- ma potremmo tranquillamente entrare nel novero delle città murate, perché le interruzioni sarebbero poche e in alcuni casi superabili. In via Aldini, per esempio, con una passerella aerea di 10-15 metri tu unisci un percorso che fu interrotto nel primo tratto di viale Carducci e si ricongiungerebbe al secondo. Diventando così il luogo di una passeggiata come del resto sarebbe stato nei Giardini Savelli se non avessero costruito quell’orrendo fabbricato che nasconde le mura e un tratto di passaggio sopra le mura dove ci sono dei lecci bellissimi che pochissimi cesenati conoscono perché è chiuso. C’è un cancello da aprire...”Aggiunge Vaienti che “è una questione culturale”. Anche politica, però, sulla base del semplice assunto per cui, se si crede in un progetto, bisogna dimostrarlo con azioni coerenti.
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